conifere

Queste piante prendono il nome dalle loro infruttescenze che hanno forma di cono (pini), ovale (cedri), ovale allungata (abeti), globosa (ginepri e cipressi) e costituite da un insieme di squame su cui si ineriscono i semi. Sono piante in genere con fusto principale colonnare e foglie squamiformi o aghiformi in gran parte persistenti e quindi sempreverdi.

Tra le conifere, che comprendono ben sette famiglie, si annoverano specie di grande interesse ornamentale e paesaggistico, come moltissimi pini (come nell’immagine qui sotto), abeti e i cedri il cui portamento maestoso adorna parchi e giardini.

Una notevole diffusione hanno anche esemplari nani di conifere (ginepro e picea) che con uno sviluppo contenuto sono largamente utilizzati per creare bordure.

cedro

Cedro deodara (Cedrus deodara) – Albero sempreverde di prima grandezza con tronco robusto, ha chioma larga piramidale negli individui giovani, che nei vecchi esemplari appare  stratificata a piani, tabulare.

Importato dall’Asia nell’800 ha frequentemente un posto d’onore in parchi e giardini tanto per le dimensioni che per l’effetto estetico del portamento e a tale scopo viene spesso impiantato ad individui singoli su ampi tappeti erbosi.  I cedri hanno le foglie aghiformi che sono inserite a spirale su brevi rami laterali (come mostra l’immagine di dettaglio). In autunno compaiono i frutti, coni maschili, conformati a botte, prima verdastri poi bruno-rosei.

I Cedri dell’immagine si trovano a lato del grande parcheggio intermedio (P9) di Via Modotti e hanno un’età di circa vent’anni. Come avviene per la coppia di cedri posti nell’area verde del parcheggio terminale della stessa strada connotano il paesaggio verde del quartiere in modo decisivo.

Aghi di Cedro

cipresso

Cipresso (Cupressus sempervirens) – Albero sempreverde con forma della chioma raccolta, tipicamente fastigata e di colore verde scuro. Albero molto longevo  con un tronco frequentemente costolato può arrivare fino a 30 metri.  Ha foglie minute squamiformi e strettamente embricate (come le tegole d’un tetto). I coni sono ovato oblunghi e i frutti, come mostra l’immagine di dettaglio, sono galbuli globosi con squame a scudo e colore argenteo. Specie tipicamente mediterranea e coltivata dall’antichità perché assai rustica, adatta anche a terreni poveri e secchi, con legno molto resistente e profumato. è largamente diffusa nel centro Italia.

Il Cipresso a sinistra (nell’immagine) si erge nello spartitraffico di Via Fotografia in prossimità della rotonda. Quello a destra è un Cipresso di Lawson (Chamaecyparis lawsoniana), genere soltanto affine, con chioma più espansa, si trova all’entrata del Casale Rosa lungo Via di Grottaperfetta.

Galbulo

pino domestico

Pino domestico (Pinus pinea) – Albero sempreverde di prima grandezza con una pittoresca forma della chioma ad ombrello, che è unica nel suo genere, e di colore verde chiaro. Ha la scorza del tronco che con l’età diviene profondamente solcata da placche brunastre longitudinali.  Il tronco con l’età tende a biforcarsi ad una certa altezza, formando ombrelli separati. Le foglie sono lunghi aghi, pungenti all’apice. Le infruttescenze, denominate coni da cui proviene il nome assegnato all’intero gruppo, a maturazione, quelle femminili, si trasformano in globosi e pesanti (pigne) con squame legnose che si aprono a maturità, liberando i pinoli.

Largamente diffuso nell’intero bacino del Mediterraneo, è l’albero d’eccellenza dei parchi e dei viali cittadini. Insieme al pino marittimo decora le coste costituendo estese e assai profumate pinete.

Il Pino dell’immagine cresce sul marciapiede di Via Fotografia, quasi a fronte dell’ufficio postale. Nonostante l’improvvida collocazione ha avuto uno sviluppo vigoroso e con un’indovinata potatura ha assunto il portamento elegante che bene svetta accanto ad un tiglio, a un cipresso e, più in fondo, ad una magnolia.

Pino8

pino d'Aleppo

Pino d’Aleppo (Pinus halepensis) – Albero sempreverde di prima grandezza ha un tronco spesso tortuoso ricoperto da una sottile scorza e con una pittoresca chioma espansa e piramidale irregolare di colore verde chiaro. Ha la scorza del tronco che con l’età diviene rugosa e bruna alla base mentre superiormente è argentata.  Le foglie sono lunghi aghi a coppie, a volte un po’ attorciliati per il lungo, soffici e con una guaina alla base. I coni maschili sono piccoli e oblunghi, di colore giallo; quelli femminili, molto numerosi, sono tondeggianti e, a maturazione in 3 anni, assumono forma conica e un bel colorito rosso-bruno lucido.

Il pino d’Aleppo costituisce estese e a volte spettacolari pinete naturali lungo le coste anche rocciose del Mediterraneo, suo tipico areale.

Il Pino dell’immagine cresce nel bel centro dell’area verde V4 accanto ad altri esemplari della stessa specie. Questi alberi vengono spesso coltivati nella parte orientale del Mediterraneo per la resina di ottima qualità usata anche in campo alimentare.

Pigna

thuya

Thuya (Platycladus orientalis) – Alberello sempreverde, spesso utilizzato per realizzare cespugli e siepi, ha chioma di forma conica. Il tronco principale è spesso in diversi fusti appressati. Ha foglie piatte a ventaglio, squamiformi i colore verde brillante che vira verso il giallo nei germogli. Il frutto è una piccola galbula ovoidale verde-bluastro con uncini. Importato dall’Asia nel Settecento ove è un elemento identitario dei giardini tradizionali dell’Estremo oriente è ben presente nei nostri giardini in molte specie diverse per aspetto, colore e dimensione.Costituisce estese pinete naturali lungo le coste anche rocciose del Mediterraneo.

Non ci sono Thuye nel parco pubblico. Quelle dell’immagine a fianco appartengono ad un giardino privato. È in molti giardini privati del quartiere che questa specie viene piantata sia come individuo singolo sia come bordura o anche per formare siepi di notevole ornamento.

ThuyaGalbula

Forma della chioma dell'albero

Forma della lamina fogliare

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